Forse essere partito per vivere e studiare a Madrid un anno
è stata la più grande fortuna che io abbia mai avuto nella mia vita. No, non è
perché posso apprendere una nuova lingua, conoscere un nuovo paese e la sua
cultura, ma perché ho la possibilità di poter essere da solo, non pensare ai
problemi che ho a casa ed essere autonomo. Ho avuto modo di poter riflettere
sulla ma vita, su quello che sto facendo e sul mio futuro, oltre al fatto di
divertirmi e a non pensare alla mia carriera universitaria – cazzeggiando per
dirla tutta.
Ho imparato una cosa, dopo quasi quattro mesi qui a Madrid. Se
sei davvero importante per una persona, rimani sempre in contatto con chi hai
difficoltà a vedere – per motivi di studio, di città diversa o quant’altro.
Anche se sei solamente un amico, vorresti sentirlo almeno una volta o
scrivergli un messaggio, chiedendogli come va la vita. Io non ho avuto questa
fortuna, o perlomeno dire che tanta gente mi abbia scritto. Potrei sembrare uno
che si fa desiderare, ma in questo caso sono io che sono lontano dagli altri e
che vorrebbe essere chiamato, ma al momento poco o nulla. Ci sono persone che
si sono fatte sentire, ma desideravo che altrettanto lo facessero altre.
Personalmente sono una persona che facilmente si deprime, di
là di quello che appaio agli occhi degli altri; non mi piace mostrarmi debole
al pubblico, tantomeno essere quello che non si mette in gioco. A me piace
parlare con tutte le persone, divertirmi e divertire, essere sempre al centro
dell’attenzione e non tirarmi indietro. Ho vissuto uno (o anche due) anni in
cui ero sempre giù di morale per qualsiasi motivo, che poi è scoppiato lo
scorso anno e che si è risolto dopo che la cosa è stata sotto la luce di tutti.
Sicuramente sono depresso, ma ho capito che abbattersi non
serve a niente e che questa lotta è solamente nella mia testa. Devo dire che
non è come in passato, riesco a controllarla ed è solo una cosa che mi dura
pochi secondi nell’arco della giornata. Quel momento arriva quando mi metto a
pensare sulle persone che, giorno dopo giorno, mi hanno contattato solo per
sapere come sto.
Mi piace essere sotto i riflettori, essere quello più
importante e magari faccio certe sceneggiate o certe cose solamente per questo
motivo. Anche se ho capito che questo è inutile e, soprattutto, con certi
gruppi di amici con cui esco non posso esserlo, continuo a provarci. E’ un
discorso patetico, ma è quello che compone il mio carattere e la mia
personalità.
Dove voglio arrivare con questo discorso? Semplicemente a
dire che io non sono nessuno, o perlomeno non gliene frego alla gente e così è
anche per tante altre persone. Sono solamente un ragazzo ventenne di un comune
sconosciuto del vicentino che è partito per studiare, ma sai quanto me ne
sbatte? Stando qua d solo ho conosciuto nuove persone, ho costruito una nuova
vita che andrà a frantumarsi quando ritornerò in Italia.
L’Italia mi manca per molte cose, ma sicuramente non per le
persone che ho lasciato a casa – non tutte di certo. Sono felice di vivere a
Madrid e vorrei restarci per molto più tempo e il fatto di tornare nella mia
“casa” dove tutti ti accolgono perché “sei stato via un anno, ci sei mancato” e
poi non se ne fregano per il resto della tua vita mi rende ancora più convinto
che aver cambiato ambiente è la mossa migliore.
L’importante non è la quantità di persone che conosci, il
numero di ragazzi/e che dice di essere tuo amico, perché alla fine si vede chi
rimane e chi no. Una selezione naturale e sociologica degli amici veri.
Un’ultima cosa: mi fa ridere sentirmi dire “ma fatti sentire
qualche volta” quando l’altra persona non ti scrive manco un messaggio se non
gli offri da bere. Il mondo è fatto d’ipocrisia, la gente ne è piena in tutto
il corpo. Potrei farmi odiare in questo momento perché, scrivendo queste
parole, sembro il classico tipo che sa tutto e che si sente superiore alla
massa, ma detta tra amici è vero.
Pace e amen dunque, viviamo in una società dove è più
importante la facciata che il contenuto e chi dice questo fa il contrario. E ci
sono dentro anch’io.
Sapete il mio numero, il mio nome e avete il mio Facebook,
ma sappiate che d’ora in poi non sono contento di ricevere chiamate o messaggi.