venerdì 5 settembre 2014

Qualche pensiero sul caso di Davide Bifolco

Penso che tutti voi abbiate sentinto della morte di Davide Bifolco, 17enne napoletano ucciso da un colpo di pistola partito da un carabiniere, mentre tentava di fermare il giovane fuggito in scooter insieme ad altri suoi due amici. Riassumendo il tutto molto velocemente, i tre erano a bordo di uno scooter e non si sono fermati all'alt dei Carabinieri, così è partito l'inseguimento. Ad un certo punto, i tre sono stati urtati da un auto dei carabinieri e sono caduti; uno è fuggito a piedi, gli altri due sono stati bloccati. Alla fine Davide è morto all'ospedale.

Subito tutti gli abitanti del quartiere sono andati contro i Carabinieri e la Polizia, accusando quest'ultimi di avere ucciso un ragazzino innocente, addossando la colpa solo a chi ha tentanto di fare il loro dovere. Si aggiunge anche che i residenti hanno danneggiato un paio di vetture. Tante persone - il fratello primo su tutti - affermano che era "un ragazzo d'oro", innocente, che non ha fatto del male a nessuno, ma si dimenticano con chi era in giro: il ragazzo fuggito è un 23enne agli arresti domiciliari, scomparso mesi fa senza lasciare traccia, mentre l'altro ragazzo ammanettato è un 18enne con dei precedenti per furto.

A mio parere, questo ragazzo non ha niente di buono se girava con una compagnia del genere. Inoltre, lo stesso fratello afferma che "guidava uno scooter non suo, non era assicurato e non aveva il patentino", che non risulta di proprietà dei suoi due amici. Fa rabbia leggere i commenti di certe persone che accusano l'arma di quel che ha fatto e di quelle persone vicino al giovane che vanno al di sopra di tutto e accusano a sproposito, quando in realtà dovrebbero domandarsi sul cosa ci faceva Davide con due delinquenti del genere, con un motorino rubato e - soprattutto - perchè non si è fermato alla segnalazione dei Carabinieri, che poteva porre fine a questa storia senza che si scatenasse questo putiferio. Certamente, i Carabinieri avranno sparato per un motivo (e su questo stanno indagando), ma non penso sia per divertimento o motivi "leggeri".
"Loro ci dovrebbero difendere e invece hanno ucciso un ragazzino innocente. Qui, al rione Traiano, i Carabinieri non li vogliamo più". Se non volete più qualcuno che vi voglia difendere, peggio per voi. Non faccio dei commenti su Napoli, perchè poteva capitare da qualsiasi altra parte, ma le persone devono aprire gli occhi e non difendere ogni persona che viene uccisa da una forza di polizia e scagliarsi contro quest'ultimi solo per il voler farlo senza un motivo. Ecco perchè l'Italia sta andando a rotoli, per la popolazione ignorante e troglodita.

Concludo questo pensiero con uno stato di Facebook di un conoscente - che vive a Napoli - sul fatto:

"Senza patente.
Senza assicurazione.
Senza casco.
In tre sul motorino.
Uno è un pregiudicato.
L'altro un evaso.
Non si fermano all'alt dei carabinieri.
Iniziano un inseguimento.

... ....
Era un bravo ragazzo.
Non stava facendo niente di male.
È tutta colpa re guardie.
‪#‎napalmdovesei‬ ‪#‎forseèmegliolatomica‬"

Se volete avere qualche altra informazione: Articolo su Ansa.it

domenica 24 agosto 2014

Mercedes kamikaze, vittoria per Ricciardo in Belgio.

Ancora una volta il Gran Premio del Belgio, corso sul bellissimo circuito di Spa-Francorchamps, ha regalato una gara emozionante e ricca di colpi di scena. Infatti, la vittoria è andata a Ricciardo, che ha condotto una gara superba, approfittando anche del contatto tra Hamilton e Rosberg avvenuto al 2° giro; l’inglese, dopo essere balzato in testa alla partenza, ha resistito al tentativo di sorpasso del suo compagno di squadra, ma quest’ultimo ha voluto tenere l’esterno e ha toccato con l’ala anteriore destra la gomma posteriore sinistra del suo rivale, che ha subito la foratura. Alla fine, Hamilton si è ritirato a 5 giri dalla fine – dopo essere rimasto nelle retrovie – mentre Rosberg è riuscito ad arrivare 2°, anche se ha dovuto cambiare il musetto dopo il contatto con il compagno di squadra. Con Ricciardo e Rosberg, sale sul podio un ottimo Bottas, al quarto podio stagionale.

La gara è stata fin da subito molto scintillante, dato che alla partenza Hamilton ha sorpassato Rosberg (partito dalla pole position), seguito a ruota da Vettel; il tedesco della Red Bull ha poi tentato il sorpasso su Hamilton a Les Combes, ma è andato lungo ed è stato sorpassato da Rosberg. Al giro successivo il fattaccio tra i piloti Mercedes, che ha di fatto rovinato la gara di Hamilton. Intanto, Ricciardo sorpassa al 4° giro Alonso per la terza posizione e in quello successivo il suo compagno di squadra Vettel (tra l’altro azione non mostrata dalla regia). Alla fine dell’8° giro Rosberg e Raikkonen rientrano ai box: il primo sostituisce il musetto, impiegandoci ben 10 secondi, mentre Raikkonen cambia già le gomme; mossa azzardata, che si rivelerà ottima per il finale di gara. Seguono Massa (alla fine del 9° giro), Vettel, Bottas (10°), Ricciardo (11°) e Alonso (12°).

Conclusi i vari pit-stop, Vettel riesce a contenere Rosberg, facendo guadagnare secondi preziosi a Ricciardo – in quel momento in testa – e Raikkonen, che tiene la seconda posizione. Grazie all’ostruzione di Vettel, Bottas riesce a superare Rosberg a Les Combes e a posizionarsi in quarta posizione. Alla fine Rosberg decide di rientrare ai box alla fine del 19° giro per avere pista libera, mentre Raikkonen – che aveva effettuato il pit nel suo stesso giro – rientra due giri più tardi. Nel mentre, Alonso si ritrova a lottare con Magnussen, che si dimostra molto furbo e resiste agli attacchi dello spagnolo. Dietro di loro, Rosberg sorpassa Button. Lo imiteranno successivamente Raikkonen e Vettel, che ha effettuato il pit-stop alla fine del 22° giro. Al 23° giro rientra, invece, Magnussen, mentre al 25° giro rientra Alonso, che rimane dietro al danese della McLaren.

Superata la metà gara, Ricciardo rientra ai box al 27° giro ed esce secondo, dietro solo a Bottas, che rientra nel giro successivo. Con gomme nuove, il finlandese sorpassa al 31° giro Vettel a Les Combes e al 35° giro ingaggia una lotta con Rosberg per la terza posizione. In seconda posizione – al momento – c’è Raikkonen, che viene superato da Rosberg al 36° giro. Intanto, i problemi di Alonso con Magnussen non sono ancora finiti: infatti lo spagnolo tenta un sorpasso all’esterno su Magnussen, ma quest’ultimo lo chiude, facendo arrabbiare Alonso che con un gesto eloquente con la mano si lamenta della manovra del pilota danese. Al 39° giro Hamilton si ritira definitivamente dalla corsa, incassando un altro 0 sulla tabella di marcia per il Mondiale. Al 40° giro Bottas sorpassa definitivamente Raikkonen e si assicura la parte bassa del podio, mentre dietro di loro impazza la lotta a quattro fra Magnussen, Alonso, Button e Vettel: Button sorpassa Alonso nel rettilineo del Kemmel, costringendo lo spagnolo sull’erba, ma il ferrarista si riprende la posizione, ma l’inglese ritorna ancora davanti, subendo poi il sorpasso definitivo di Alonso; durante questa battaglia, Vettel ne approfitta e supera l’inglese della McLaren. Al penultimo giro Magnussen porta fuori Alonso alla Rivage e Vettel s’inserisce e sorpassa lo spagnolo, superando poi anche Magnussen all’ultimo giro, mentre Button sorpassa Alonso a Le Raidillon.

Dopo 44 giri di corsa, Ricciardo festeggia la sua terza vittoria stagionale (e in carriera), mentre Rosberg conclude in seconda posizione. Bottas chiude il podio, seguito poi da Raikkonen, Vettel, Magnussen, Button, e Alonso. Chiudono a punti Perez e Kyvat. I ritirati della gara sono: Maldonado, Lotterer (che chiude con un problema alla vettura il suo debutto nella massima formula), Grosjean e Hamilton.

Sul podio Rosberg viene ampiamente fischiato, sia mentre ritira la coppa sia quando viene intervistato dal carismatico Eddie Jordan, che cerca di calmare le acque tra i tifosi belgi venuti ad assistere la corsa, che hanno disapprovato la condotta del tedesco. Dure le parole da parte di Toto Wolff ("E' stato un rischio inaccettabile. E' impossibile che i nostri due piloti vengano a contatto in questa maniera.”), seguito a ruota da Niki Lauda ("E' stata colpa di Nico perchè era dietro. Fosse successo all'ultimo giro se ne poteva discutere, ma al 2° giro no!").

Prossimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 è il week-end del 5-7 settembre per il classico Gran Premio d’Italia a Monza, che chiude le gare europee del Mondiale.

Risultato finale: CLICK!
Classifica piloti e costruttori: CLICK!

TOP:

- Ricciardo: ha dimostrato, ancora una volta, di meritarsi la vittoria con un’ottima condotta di gara. Regala a se stesso e alla Red Bull la terza vittoria stagionale.
- Raikkonen: finalmente una gara senza sbavature e nelle posizioni alte della classifica per il finlandese, che ha potuto assaporare la gioia del podio per quasi tutta la gara, prima del sorpasso di Bottas a pochi giri dal termine. E’ questo il Kimi Raikkonen che tutti i ferraristi (e non solo) desiderano.
- Magnussen: si è dimostrato veramente bravo (e furbo) nella lotta con Alonso. Ha regalato ottimo spettacolo e tenere a bada Alonso non è stato semplice...
- Bottas: è il suo quarto podio stagionale e ha battuto ancora una volta il suo compagno di squadra Massa, andato non oltre la tredicesima posizione.

FLOP:

- Alonso: oggi lo spagnolo non era in giornata, è stato finalmente battuto da Raikkonen ed è stato tenuto a bada da un arrembante Magnussen.
- Hulkenberg: il tedesco ha floppato nelle qualifiche, mentre in gara è finito 11°, ad un soffio dalla top-10. Certamente è una gara da dimenticare.

MEZZO FLOP:

- Hamilton e Rosberg: il primo ha rovinato la sua intera gara, andando ad intaccare la sua rincorsa al titolo, mentre Rosberg ha azzardato troppo il sorpasso all’esterno. Certamente è un contatto di gara, ma ha fatto imbestialire Wolff e Lauda, buttando alle ortiche un’altra possibile vittoria.

AGGIORNAMENTO: Penalità di 20 secondi a Kevin Magnussen per la manovra difensiva su Fernando Alonso degli ultimi giri; il danese della McLaren finisce fuori dai punti e classifica si modifica così: Button 6°, Alonso 7°, Perez 8°, Kvyat 9°, Hulkenberg 10°.


© 2014 Luca Basso (Càlu11)
PRODUZIONE RISERVATA PER IL FORUM F1 GRAND CHELEM

domenica 29 giugno 2014

WRC - Giorno 4: altra vittoria di Ogier in Polonia

Grazie al vantaggio accumulato nella giornata di ieri, Ogier ha vinto con tranquillità il Rally di Polonia, settima tappa del Campionato del Mondo Rally. Il francese ha pure vinto la Power Stage, davanti a Mikkelsen e Latvala.

Conclude in seconda posizione Mikkelsen, mentre sale sul podio Neuville, al secondo podio stagionale. Seguono Hirvonen, Latvala e Hanninen, superato dal pilota della Volkswagen. Meeke si piazza in settima posizione, mentre dietro di lui c'è un ottimo Paddon.

Nella classifica piloti Ogier sale a 166 punti, 50 in più di Latvala, mentre Mikkelsen sale a quota 83 punti. Ostberg è il miglior pilota non-Volkswagen, con 66 punti. Dietro al norvegese ci sono Hirvonen (52), Neuville (46), Meeke (38) e Evans (36).

Prossimo appuntamento con il Rally di Finlandia, dal 31 luglio al 3 agosto.

La classifica finale (top-10):

1. Ogier-Ingrassia (VW Polo Wrc) in 2.34’02”0
2. Mikkelsen-Floene (VW Polo Wrc) a 1’07”7
3. Neuville-Gilsoul (Hyundai i20 Wrc) a 2’13”5
4. Hirvonen-Lehtinen (Ford Fiesta RS Wrc) a 2’32”4
5. Latvala-Anttila (VW Polo Wrc) a 2’33”1
6. Hanninen-Tuominen (Hyundai i20 Wrc) a 2’49”9
7. Meeke-Nagle (Citroen DS3 Wrc) a 4’27”9
8. Paddon-Kennard (Hyundai i20 Wrc) a 4’10”3
9. Solberg-Minor (Ford Fiesta RS Wrc)a 4’59”0
10. Prokop-Tomanek (Ford Fiesta RS Wrc) a 6’11”3

© Luca Basso
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WRC - Giorno 3: Ogier lanciato verso la vittoria

Sembra che ormai la vittoria del Rally di Polonia sia di Sébastien Ogier, grazie al minuto abbondante di vantaggio su Andreas Mikkelsen, che ha accusato dei problemi ai freni nell'ultima prova speciale della giornata. Con quattro PS da correre, il norvegese sembra ormai relegato al secondo posto, dietro al campione francese.

Per il terzo posto è lotta aperta tra Thierry Neuville, Mikko Hirvonen e Juho Hänninen, racchiusi nello spazio di 25 secondi. Dopo il ritiro di Mads Østberg - uscito di strada nella PS 14 - e il problema all'ammortizzatore per Jari-Matti Latvala, sprofondato in settima posizione, le due Hyundai si sono posizionate subito dietro le due Volkswagen, ma Hirvonen ha iniziato a recuperare sul belga e sul connazionale, contendendogli la terza piazza.

Insieme a Østberg, è uscito di strada anche il giovane Elfyn Evans, mentre Meeke e Kubica hanno subito delle forature, anche se poi il polacco si è dovuto ritirare per la perdita della ruota posteriore destra.

La classifica dopo la terza giornata:

1. Ogier-Ingrassia (VW Polo Wrc) in 2.08’47”3
2. Mikkelsen-Floene (VW Polo Wrc) a 1’01”8
3. Neuville-Gilsoul (Hyundai i20 Wrc) a 2’20”5
4. Hirvonen-Lehtinen (Ford Fiesta RS Wrc) a 2’31”2
5. Hanninen-Tuominen (Hyundai i20 Wrc) a 2’45”2
6. Latvala-Anttila (VW Polo Wrc) a 2’45”6
7. Paddon-Kennard (Hyundai i20 Wrc) a 4’10”3
8. Solberg-Minor (Ford Fiesta RS Wrc)a 4’29”5
9. Meeke-Nagle (Citroen DS3 Wrc) a 4’33”0
10. Prokop-Tomanek (Ford Fiesta RS Wrc) a 5’18”6

© Luca Basso RIPRODUZIONE RISERVATA

sabato 28 giugno 2014

WRC - Giorno 2: che sfida tra Mikkelsen e Ogier!

Sugli sterrati polacchi infiamma la lotta tra Andreas Mikkelsen e Sébastien Ogier, che si contendono la vittoria del Rally di Polonia! Alla fine della seconda giornata, dopo che sono state annullate la SS7 e la SS8 da disputarsi sul territorio lituano, il campione del mondo francese risulta il primo nella classifica generale ma con appena 9 decimi sul norvegese. Mikkelsen ha dimostrato - fino ad ora - di esser veloce ma evitando errori e Ogier ha dovuto faticare per ritornare davanti.

Si conferma al terzo posto Mads Østberg, distaccato di circa 20 secondi dal duo della Volkswagen. Il norvegese ha pure vinto la SS5 ma ora deve fare i conti con Jari-Matti Latvala, che sta tentando un difficile recupero ed essendo alle prese con una vettura poco performante. Dietro di lui inseguono Meeke e Hänninen (il primo delle Hyundai), distanti rispettivamente dal finlandese di 8 e 15 secondi.

In settima posizione c'è Hirvonen, il primo dei piloti Ford, seguito da Kubica in netto recupero dopo la giravolta della prima giornata e dal giovane Evans, mentre sono "sprofondati" Neuville e Paddon.

Nella terza giornata di oggi si correranno ben 10 prove speciali, poi ci sarà la giornata conclusiva di domenica con le ultime 4 prove.

Risultati dopo la seconda giornata (top-10):

1. Ogier-Ingrassia (VW Polo Wrc) in 47'22”4
2. Mikkelsen-Floene (VW Polo Wrc) a 0”9
3. Østberg-Andersson (Citroen DS3 Wrc) a 19”5
4. Latvala-Anttila (VW Polo Wrc) a 32”0
5. Meeke-Nagle (Citroen DS3 Wrc) a 40”0
6. Hänninen-Tuominen (Hyundai i20 Wrc) a 46”8
7. Hirvonen-Lehtinen (Ford Fiesta RS Wrc) a 1'06”8
8. Kubica-Szczepaniak (Ford Fiesta RS Wrc) a 1'16”1
9. Evans-Barritt (Ford Fiesta RS Wrc) a 1'21”4
10.  Neuville-Gilsoul (Hyundai i20 Wrc) a 1'22”8

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venerdì 27 giugno 2014

WRC - Giorno 1: Ogier primo, Mikkelsen in grande forma

Dopo le prime tre prove speciali del venerdì, Ogier è al comando del Rally di Polonia ma con appena tre secondi di vantaggio sul norvegese Mikkelsen, balzato in testa nella seconda prova speciale. I due driver della Volkswagen sono in gran forma, contrariamente a Jari-Matti Latvala, solo 8° nella classifica generale. Il finlandese ha accusato qualche problema di set-up con la vettura, che si promette di rifarsi nella seconda giornata.

Un ottimo Kris Meeke è sul gradino più basso del podio, ma tallonato a 8 decimi di distanza da un Juho Hänninen che ha avuto l'onore di concludere al primo posto la SS2 con la sua Hyundai e Mads Østberg, a circa due secondi. Dietro di loro ci sono Thierry Neuville, un sorprendente Hayden Paddon (a bordo della Hyundai i20) e il già citato Latvala. A chiudere la top-10 sono Hirvonen e Prokop.

L'idolo di casa Robert Kubica si è dimostrato veloce, ma è incappato in un altro suo errore, che gli ha fatto perdere una trentina di secondi, relegandolo in 12^ posizione, dietro a Henning Solberg ma davanti al compagno di squadra Elfyn Evans.

Nella seconda giornata di oggi si correranno sette prove, a partire dalla SS4 delle 09:10 (orario polacco).

La classifica dopo la prima giornata (top-10):

1. Ogier-Ingrassia (VW Polo Wrc) in 17’49”2
2. Mikkelsen-Floene (VW Polo Wrc) a 2”8
3. Meeke-Nagle (Citroen DS3 Wrc) a 7”0
4. Hanninen-Tuominen (Hyundai i20 Wrc) a 7”8
5. Ostberg-Andersson (Citroen DS3 Wrc) a 8”9
6. Neuville-Gilsoul (Hyundai i20 Wrc) a 21”1
7. Paddon-Kennard (Hyundai i20 Wrc) a 23”2
8. Latvala-Anttila (VW Polo Wrc) a 23”5
9. Hirvonen-Lehtinen (Ford Fiesta RS Wrc) a 29”4
10. Prokop-Tomanek (Ford Fiesta RS Wrc) a 31”

© Luca Basso
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domenica 8 giugno 2014

Formula 1 - Incredibile prima vittoria per Ricciardo in Canada

MONTREAL - Interotto il dominio della Mercedes in Canada e a farlo è Daniel Ricciardo e la sua Red Bull! Prima vittoria in carriera per il giovane australiano, che ha sfoggiato tutto il sorriso sul gradino più alto del podio, con le congratulazioni da parte del suo compagno di squadra Vettel. Approffittando del ritiro di Hamilton - avvenuto al 47° giro - e dei problemi avuti da Rosberg, Ricciardo ha piazzato il sorpasso vincente su Perez per il terzo posto al 66° giro e quello su Rosberg a 2 giri dalla fine.

Sembrava essere un altro dominio per la Mercedes nel veloce circuito dell'isola di Notre-Dame, dato anche il dominio delle qualifiche del sabato, con Rosberg e Hamilton in prima fila. Alla partenza Hamilton ha perso una posizione su Vettel ed è subisco uscita la Safety Car per l'incidente delle due Marussia, eliminate dalla gara. Fino al 37° giro il duo Mercedes ha controllato la testa della corsa, con Rosberg primo e Hamilton subito dietro, quando l'inglese ha comunicato via radio che la macchina ha perso potenza. Stessa sorte per Rosberg che, al giro successivo, ha comunicato lo stesso messaggio di Hamilton. Sta di fatto che entrambi hanno rallentato, girando su tempi di circa 1.5 secondi più alti di Perez, in quel momento terzo. Dopo il pit-stop, Hamilton ha accusato la rottura del freno posteriore destro e si è dovuto ritirare, mentre Rosberg ha tenuto testa al trio composto da Perez, Ricciardo e Vettel. Alla fine il tedesco ha lasciato passare Ricciardo e si è accontentato di 18 punti, utili in ottica mondiale.

Emozionante il finale per il terzo posto: Vettel era riuscito a superare Perez, che ha corso con la strategia di una sola sosta, e Massa voleva tentare la stessa cosa, ma all'ultimo giro ha colpito la vettura del messicano nel rettilineo subito dopo il traguardo ed entrambi sono andati a sbattere violentemente contro le protezioni di gomme. Comunque sia, nessuno dei due ha subito gravi conseguenze e sono usciti con le loro gambe dalle loro vetture e la direzione corsa ha deciso di concludere la gara sotto bandiere gialle.

Incredibile quarto posto per Button, quasi sempre in ombra per tutta la gara, ma ha approffitato dell'incidente di Massa e Perez, mentre Hulkenberg finisce al quinto posto dopo un'ottima gara con la stessa strategia di Perez, ma con gomme super soft invece di quelle soft che ha avuto il messicano fino al ritiro. Concludono a punti nell'ordine: Alonso, Bottas, Vergne, Magnussen e Raikkonen.

Nella classifica piloti Rosberg allunga su Hamilton, mentre Ricciardo sale al terzo posto superando Alonso. Nel costruttori la Red Bull si avvicina alla Mercedes, ma mantendendo un ampio vantaggio sulla squadra austriaca. Prossimo appuntamento del Mondiale è il 22 giugno con il Gran Premio d'Austria al Red Bull Ring, che ritorna dopo 11 anni di assenza nel campionato.

RISULTATI

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Ringrazio Gio per gli screen


Cronaca giro per giro

1° giro: Hamilton parte bene, ma Rosberg tiene la testa e l'inglese viene superato da Vettel. Alla curva 4 le due Marussia entrano in contatto e si ritirano. SC in pista.
8° giro: ripartenza della gara.
10° giro: Hamilton supera Vettel nella chicane prima del rettilineo.
14° giro: iniziano i primi pit-stop.
18° giro: Rsoberg ai box, Hamilton leader.
19° giro: Rosberg rischia di finire a muro. Hamilton ai box, Rosberg ritorna primo.
23° giro: Vettel tenta un sorpasso su Hulkenberg, ma rimane dietro.
25° giro: Rosberg taglia la chicane prima del rettilineo. Finisce sotto investigazione ma si prende un'ammonizione.
26° giro: Massa supera Alonso.
34° giro: Perez ai box per l'unica sosta.
36° giro: Vettel ai box per la seconda sosta.
37° giro: Hamilton accusa problemi alla vettura.
38° giro: Rosberg accusa gli stessi problemi di Hamilton.
41° giro: Hulkenberg ai box per l'unica sosta.
44° giro: Rosberg ai box, Hamilton nuovo leader.
45° giro: Hamilton ai box, Massa nuovo leader.
46° giro: Hamilton è davanti a Rosberg, ma il tedesco poi supera l'inglese.
47° giro: ritiro per Hamilton.
49° giro: Massa ai box, Rosberg ritorna leader.
57° giro: Bottas tenta il sorpasso su Hulkenberg (6°) ma arriva lungo e Massa ne approfitta, superando anche il tedesco.
64° giro: Massa tenta il sorpasso su Vettel.
66° giro: Ricciardo supera Perez di forza.
69° giro: Ricciardo supera Rosberg. Vettel supera Perez.
70° giro: incidente tra Perez e Massa. SC "in pista" e la gara finisce sotto bandiere gialle.

TOP

Ricciardo: ha corso da vero campione. La seconda sosta è cruciale e porta l'australiano davanti a Vettel. Prima vittoria ampiamente meritata, sfruttando anche i problemi al duo Mercedes.
Rosberg: non è stato facile arrivare al secondo posto con una vettura che ha perso potenza. Tiene bene le distanze da Perez ed intelligentemente lascia sfliare Ricciardo.
Force India: tattica ad una sola sosta rischiosa, ma stava dando i suoi frutti con Perez. Peccato per l'incidente, ma almeno hanno Hulkenberg al quinto posto.

FLOP

Ferrari: piloti mai visti in gara, se non per qualche errore di Raikkonen - come al tornante del Casino - o qualche sorpasso subito. Si rinnova ogni anno la promessa di lottare per il Mondiale, ma ancora una volta si arranca nella seconda metà della top-10.
Mercedes: finalmente dimostrano di non essere invincibili, ma hanno sprecato una gara su una pista amica. Hamilton si becca il secondo ritiro della stagione, che gli compromette la lotta con Rosberg.
Chilton: la gara di oggi è la prova che doveva andare a fare il modello, non il pilota di Formula 1.
Massa: ok, può anche avere sfiga, ma rovinare così la sua gara e quella di Perez si chiama "incapacità di correre".

© Luca Basso, riproduzione riservata per il forum F1 Grand Chelem

domenica 1 giugno 2014

DTM - Dominio per Wittmann in Ungheria

Wittman trionfante sul podio dell'Hungaroring
BUDAPEST - Seconda vittoria stagionale per Marco Wittmann e la sua BMW nel campionato DTM. Il tedesco, dopo aver vinto la prova inaugurale di Hockenheim, ha dominato in Ungheria, nel circuito di Hungaroring. Dopo essere partito dalla pole position, conquistata al sabato e precedendo Glock di due decimi, Wittmann ha tenuto sempre la testa della corsa senza particolari difficoltà, conquistando la vittoria e la testa del campionato. Al secondo posto un solido Molina, che non ha avuto particolari problemi a conquistare la seconda piazza alla partenza, ma arrivando sul traguardo staccato di 6 secondi.

La gara di oggi è stata insolita, in quanto si sono visti tanti sorpassi e molte battaglie corpo a corpo, come quella che ha coinvolto Glock e Mortara a metà gara. Non è stato facile in questa situazione per Bruno Spengler arrivare sul gradino più basso del podio; infatti, il pilota canadese ha pagato una prima metà di gara con gomme dure, che lo hanno fatto sprofondare nelle ultime posizioni, ma quando è arrivato il cambio gomme, è riuscito a recuperare e a infilare i suoi avversari, grazie all'efficienza delle gomme morbide, mentre tutti quelli davanti a lui erano con gomme dure.

Edoardo Mortara chiude in volata al quarto posto, precedendo di pochissimo Tambay e Martin, che disponevano in quel momento delle gomme morbide a differenza dell'italiano. Chiudono a punti Green, risalito negli ultimi giri, Da Costa, Ekstrom e Rockenfeller. Da segnalare l'ottima gara di Glock, partito 2° ma poi eliminato da Muller negli ultimi giri, facendolo sprofondare in 19^ posizione. L'ex pilota di Formula 1 ha innescato una dura lotta con Mortara, lamentandosi via radio del corportamento del pilota Audi.

I ritirati di oggi sono Vietoris, classificato con 5 giri di ritardo, Farfus, ritirato a 10 giri dal termine ma con la gara già compromessa dalla dimenticanza dei propri meccanici di preparare le gomme per il suo pit-stop, Scheider, che ha forato una gomma, e Paffett, finito in testacoda per colpa di Hand, a sua volta colpito da Vietoris.

Nella classifica piloti Wittmann è in testa con 50 punti, seguito da Rockenfeller a 31, Mortara con 27 punti, Molina e Tambay (26), Vietoris (25) e Spengler (23). Nel costruttori l'Audi tiene la testa.

Luca Basso
© PRODUZIONE RISERVATA

domenica 16 marzo 2014

Nico Rosberg domina in Australia


 MELBOURNE - Nico Rosberg è il primo vincitore dell'era V6 della Formula 1! Nel Gran Premio d'Australia il tedesco della Mercedes, partito 3°, ha controllato la corsa per tutto il tempo e ha così regalato la vittoria alla casa tedesca, che però è rimasta con un po' di rammarico per il ritiro nei primi giri di Hamilton, per un problema al proprio motore. L'inglese è deluso e, come lui stesso ha dichiarato, l'unica cosa che lo rincuora è la competività della Mercedes.

Salgono a podio Daniel Ricciardo e Kevin Magnussen, al loro primo podio in carriera; per l'australiano è stata una gara convincente, che dimostra le sue doti al volante e il pubblico lo ha acclamato come un vincitore, mentre il danese è la vera riveazione della gara. Kevin ha corso in maniera costante ed aggressiva e molti lo chiamano già "il nuovo Hamilton".

Delusione per la Ferrari, solo quarta e ottava al traguardo, rispettivamente con Alonso e Raikkonen. Il duo è sempre stato nell'ombra, con poche occasioni di sorpasso se non quelli subiti (Raikkonen è stato sorpassato ben due volte da Bottas...). Il Cavallino è comunque riuscito ad arrivare con due vetture sul traguardo, peccato che la McLaren ha fatto lo stesso, piazzando il già citato Magnussen e Button al 3° e 4° posto, cosa che li porta al primo posto nella classifica riservata ai costruttori.

Sorprendente la gara di Bottas, arrivato 6° e raccogliendo punti pesanti per la Williams, ben più dei 5 punti conquistati della scorsa stagione! Il finlandese è sempre stato aggressivo, toccando pure il muro e bucando una gomma, ma ha dimostrato che, con una buona vettura, può fare grandi cose.

Settimo posto per Hulkenberg, che ha tenuto testa ad Alonso fino all'ultimo pit-stop, dove lo ha sorpassato grazie alle strategie, mentre la Toro Rosso piazza Vergne e Kyvat nelle ultime due posizioni della zona punti.

E' ritornata un tabù l'affidabilità in questa gara(e in questa stagione); abbiamo visto il ritiro di Hamilton e quello di Vettel (visivamente deluso dall'incoveniente) nei primi giri, seguiti nel corso della gara da Ericsson, Maldonado e Grosjean. Gli unici ritirati per incidente sono Kobayashi e Massa, dove il primo ha colpito prima Raikkonen sulla ruota posteriore e poi centrando  in pieno il brasiliano, che ha dovuto abbandonare la vettura sulla ghiaia della prima curva.

© Luca Basso - RIPRODUZIONE RISERVATA

Classifica finale (Formula 1 Official Site)

Modifica delle 18:28: Daniel Ricciardo è passato dalla gioia per il primo podio alla delusione più grande; infatti il pilota di Perth è stato squalificato dalla gara per il consumo di carburante. Così sale sul podio Jenson Button e va a punti (anzi, a punto) Perez con l'altra Force India.

sabato 8 febbraio 2014

Rally Sweden - Vittoria della Volkswagen di Latvala in Svezia



Terza vittoria per Jari-Matti Latvala e Mikka Anttila al Rally di Svezia e seconda vittoria stagionale per la Volkswagen in questo 2014. Il finlandese ha concluso un'incredibile gara con ben 53 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Mikkelsen, che agguanta il primo podio in carriera. Latvala ha saputo gestire al meglio la giornata di oggi e a dare un sostanziale distacco al norvegese, che è pure finito fuoripista nella PS18 e regalando così 25 secondi.

Mikkelsen, dopo il suo errore alla PS18, ha dovuto contenere l’arrembante Østberg, che ha vinto pure la Power Stage, ma per il pilota della Citroen non è bastato, concludendo la gara al 3° posto con 6 secondi di distacco.

Ottima quarta posizione per Hirvonen, il primo dei piloti Ford M-Sport. Il finlandese si è dichiarato soddisfatto (in parte) della sua prestazione, sicuramente migliore del Rally di Montecarlo. Dietro di lui un incredibile Tanak, che ha concluso a 30 secondi da Hirvonen.

Ogier è riuscito a rimontare dalla 20esima alla sesta posizione finale. Il campione francese si è messo alle spalle l’errore di ieri, che ha visto perdere la leadership della gara in favore di Latvala, e ha dimostrato di essere sempre lui il vero pretendente del Mondiale.

Sicuramente positiva la settima posizione di Henning Solberg, così come l’ottava piazza dello svedese Tidemand, che comunque non è soddisfatto della sua prestazione nella neve di casa. Il fattore che ha influenzato di più la sua gara è stata la presenza di terra e la poca neve presente sulle PS.

Niente da dire della Hyundai, in quanto Neuville si è dovuto fermare nella PS23 per sostituire una gomma forata, mentre Hanninen ha stabilito dei buoni crono e ha vinto la “Colin Crest” con un salto di 36 metri. Per la casa coreana il prossimo appuntamento in Messico sarà molto determinante, così come per Neuville.

Nella classifica generale, Latvala balza in testa con 5 punti di vantaggio su Ogier, mentre Østberg guadagna il terzo posto. Tra i team, la Vokswagen rimane in testa, seguita da Citroen, il team B della Vokswagen e la M-Sport.

  
Luca Basso

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venerdì 7 febbraio 2014

Rally Sweden, day 3 - Latvala e Mikkelsen per la vittoria, uscita di strada per Ogier

 

Giornata piena di emozioni quella che si è disputata oggi al Rally di Svezia. Alla fine del 3° giorno di gara, a contendersi la vittoria sono Latvala e Mikkelsen, distanziati da pochi secondi. I due devono ringraziare il loro compagno di squadra Ogier, che è uscito di strada alla PS8 in una curva lenta. Errore considerato stupido dallo stesso campione francese al termine della prova, dove ha perso ben 4 minuti e 30 secondi.

Non è stata una passeggiata per i due, anche perchè le prove di oggi erano abbastanza impegnative, come commenta lo stesso Latvala; infatti il pilota finlandese non è stato esente da qualche errore. Mikkelsen, dal canto suo, ha commesso un errore nella PS9, quando è scivolato in un fossato.

Dopo l'errore di Tanak (testacoda alla PS8), Østberg è salito momentaneamente sul podio, seguito da Hirvonen con una ventina di secondi di distacco. Il pilota norvegese ha disputato una buonissima gara, mentre Hirvonen ha avuto qualche difficoltà, oltre ad aver lottato con Tanak per il 4° posto. Proprio il pilota estone è 5°, ma in una buonissima posizione, anche se l'errore commesso poteva relegarlo ai piedi del podio.

Giornata sfortuna per la Hyundai: Neuville è stato costretto nella PS8 a ritirarsi, dopo aver colpito un sasso che si trovava in traettoria, cosa che ha comportato alla rottura della sospensione e del supporto della ruota anteriore, mentre Hänninen è uscito di strada, danneggiando irreparabilmente la propria vettura.

Giornata nera anche per Robert Kubica, uscito di strada ben due volte oggi. Il polacco, sempre sottotono in questo rally, si è bloccato sulla neve, perdendo minuti preziosi.

Luca Basso

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giovedì 6 febbraio 2014

Rally Sweden, day 2 - Ogier in testa, ma Mikkelsen non molla



Ancora una volta, Ogier è l'uomo da battere. Dopo 7 prove speciali, il campione francese chiude in testa il primo giorno del Rally di Svezia, dopo una dura lotta con Mikkelsen. Il pilota norvegese era riuscito a sopravanzare il suo compagno di squadra nella PS6, ma nella ripetizione di Torsby è ritornato secondo, con 5 secondi e 8 decimi da Ogier.

Giornata molto impegnativa (dopo la mini prova speciale di ieri sera), che ha visto il dominio totale della Volkswagen, anche grazie al terzo posto di Latvala abbastanza sudato, visto che il sorprendente Tanak ha tenuto testa al pilota finlandese. Proprio il lettone è stato autore di una gara veloce e regolare, e guida una Ford privata!

Dietro al trio Volkswagen e a Tanak, Hirvonen è 5°, a pari merito con Østberg, e condividono il distacco di 22 secondi e 5 decimi. Proprio Ostberg doveva essere il favorito della gara, grazie anche al miglior tempo nello shakedown e al ben noto talento su neve e terra.

La Hyundai corre con costanza: infatti Neuville è 7°, con 10 secondi dai due piloti che lo precedono, mentre Hänninen segue il belga, con altri 10 secondi di distacco. Al momento l'auto coreana sta cercando di finire la gara, con buoni risultati.

Tanti problemi sono occorsi oggi, infatti la neve non era abbastaza e, dopo poco tempo, era andato già perso lo strato di neve in favore della terra. Prokop è il primo finito nei guai, visto che nella PS2 si era bloccato in un piccolo fossato. La fortuna ha voluto che dei tifosi volenterosi lo aiutassero nelle operazioni di recupero della vettura, cosa che poi lo ha riportato in gara, ma perdendo tempo prezioso. Anche Breen ha accusato qualche problema al cambio della sua Ford Fiesta,  mentre è andata peggio a Solberg che, alla partenza della PS7, ha urato un sasso che gli ha provocato una foratura che gli ha provocato la discesa in 13esima posizione assoluta a fine giornata.

Deludenti Meeke, Kubica e Evans, poco incisivi in questa prima giornata. Avranno tutta la giornata di domani per riprendersi, anche se hanno distacchi abbastanza importanti dai piloti che li precedono. Da notare la buona gara di Tidemand, 9° assoluto con la sua Ford Fiesta e a soli 2 secondi da Hänninen che lo precede.

Domani ci saranno altre 9 prove speciali e, al sabato, l'ultima giorno che decreterà il vincitore del Rally di Svezia di quest'anno.

Classifica assoluta dopo PS7 - Day 2:

1 Ogier Sebastien / Ingrassia Julien Volkswagen Polo R WRC
2 Mikkelsen Andreas / Markkula Mikko Volkswagen Polo R WRC +5″8
3 Latvala Jari-Matti / Anttila Miikka Volkswagen Polo R WRC +12″2
4 Tänak Ott / Mõlder Raigo Ford Fiesta RS WRC +14″8
5 Hirvonen Mikko / Lehtinen Jarmo Ford Fiesta RS WRC +22″5
6 Østberg Mads / Andersson Jonas Citroën DS3 WRC +22″5
7 Neuville Thierry / Gilsoul Nicolas Hyundai i20 WRC +32″0
8 Hänninen Juho / Tuominen Tomi Hyundai i20 WRC +42″0
9 Tidemand Pontus / Fløene Ola Ford Fiesta RS WRC +44″6
10 Meeke Kris / Nagle Paul Citroën DS3 WRC +46″6
11 Kubica Robert / Szczepaniak M. Ford Fiesta RS WRC +59″9
12 Evans Elfyn / Barritt Daniel Ford Fiesta RS WRC +1’11″2
13 Solberg Henning / Minor Ilka Ford Fiesta RS WRC +1’24″0
14 Breen Craig / Martin Scott Ford Fiesta RS WRC +1’31″0

Luca Basso

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sabato 1 febbraio 2014

Pensiero sui Grammy Awards 2014 - Dance/Electronica

Dopo aver aspettato una settimana dall'assegnazione dei Grammy Awards per l'elettronica ed aver riflettuto sui vincitori e sconfitti, posso dire la mia.

Innanzitutto, i Daft Punk sono stati acclamati da tutti, grazie al successo di Random Access Memories e del suo singolo Get Lucky, che ha fatto ballare tutte le persone di questo mondo. Era molto scontato che vincessero, oltre all'Album of the Year, l'Album dell'anno nella categoria Dance/Electronica. Ma c'è un ma: è meritata la sua vittoria?

Ci ho riflettuto molto. Si può dire che è un album stupendo, ma qualitativamente solo un altro album lo superava, ovvero Settle dei Disclosure. L'album di debutto dei fratelli Lawrence era sicuramente ricco di fantasia, di suoni e ha conquistato le classifiche nel Regno Unito. Tra tutti i singoli estratti dall'album, Latch rappresenta al meglio le potenzialità e la bravura del duo. Ascoltando tutto l'album, non si può dire che sia da meno di RAM, anzi! E' anche migliore dell'ultimo album dei robot francesi...

Gli altri tre candidati non avevano la potenzialità per battere i Daft Punk. Kaskade e il suo Atmosphere non era ai livelli dei suoi precedenti album; 18 Months di Calvin Harris è solo un album pieno di canzoni sul genere EDM che esprime poca creatività e puzza troppo di commerciale; A Color Map of the Sun di Pretty Lights era abbastanza anonimo.

Il secondo premio della categoria Dance/Electronic era per il Best Dance Recording e qui ci sono tantissimi dubbi. Zedd non ha pienamente meritato il successo. Clarity è sicuramente bella (anche se sporcata da elementi EDM), ma ha avuto la fortuna di giocarsela con altre canzoni poco valide. L'unico che poteva comperere è Kaskade e la sua Atmosphere, che comunque non ha convinto. Non parliamo degli altri tre: Armin van Buuren (This Is What It Feels Like pessima), Calvin Harris (Sweet Nothing non era nemmeno da nominare) e Duke Dumont (Need U (100%) che non ho mai sentito).

Non c'erano canzoni pesanti in questa categoria. Get Lucky poteva essere nominata tranquillamente, così come Rollercoaster di Skream, Telemiscommunications di deadmau5, Forefather di Benga, What I Might Do di Ben Pearce e tante altre...

Insomma, son rimasto abbastanza deluso, anche se sono un fan dei Daft Punk. Ma non sempre la vittoria è meritata,.