lunedì 24 giugno 2013

Quando i media parlano di cose che non conoscono nemmeno...

Quante volte noi, appassionati dei motori, delle gare, delle lotte in pista, abbiamo sentito dire tante pagliacciate dai media non competenti sull'argomento. Troppa gente che parla della Ferrari (per la Formula 1), fregandosene altamentente del resto, o di Valentino Rossi (per il Motomondiale), fregandosene degli altri piloti. Tanta gente che commenta senza conoscere a fondo l'argomento.

Quando arrivano tragedie come quella di Allan Simonsen a Le Mans (quella di Wolf Silvester l'hanno "cagata" in pochi), ecco che arrivano i giornalisti alla ricerca della notizia facile, che diffondono la notizia, parlano male del motorsport, della sicurezza, solo per ricercare soldi facili. No, a me questa cosa mi fa arrabbiare, letteralmente. Non è giusto che si butti lì una notizia alla cazzo di cane e dire che bisogna togliere le corse automobilistiche! Cosa volete saperne voi, che manco guardate una gara all'anno! I piloti sanno che rischiano la vita, e corrono per una passione che hanno dentro di sè, amato affrontare la velocità e la competizione, "saper di controllorare qualcosa di incontrollabile [cit. di Giorni di Tuono]. Simonsen è morto per una semplice fatalità, anche perchè un'incidente del genere sembrava sì preoccupante, ma mica fatale.

La Gazzetta è un esempio di quei giornalisti che sparano solo delle grandi cavolate: il suo articolo mi ha fatto davvero girare le palle che non potete immaginare! Fermare la corsa? Morto nell'indiferrenza? Silenzio stampa durato troppo? Ma cosa stai dicendo?! La famiglia è stata subito informata e questa ha dato l'om per continuare la corsa, la notizia è stata trapelata 2 ore dopo come da regolamento, tutti lo ricordano (i veri fan) e una corsa del genere non puoi fermarla, visto l'impiego di uomini, soldi, mezzi ecc. per correre una gara che si corre una volta sola all'anno. Invece di commentare biosgna saperle le cose!

Cara Gazzetta dello Sport, torna a parlare di calcio (d'altronde, cambia pure il nome in "Gazzetta del Calcio) o di Formula 1 (pardon, Alonso & Ferrari) e questi articoli te li tieni nel cassetto! Già hai fatto un bel epic-fail dopo le ultime libere della 24 ore, dove hai dato della favorita sicura alla pole-position la Toyota, che ha fatto il tempo in condizioni diverse dalla qualifica!

Scusatemi lo sfogo, ma quando vedo certe cose ripetersi sento un groppo in gola e la mente scoppiare.

domenica 23 giugno 2013

Due tragedie nel mondo del motorsport: muoiono Wolf Silvester e Allan Simonsen

Purtroppo ieri, ovvero sabato 22 giugno, sono avvenute due tragedie nel mondo del motorsport. La prima è avvenuta al 3° giro della 24 ore di Le Mans, alla Tertre Ruge; il pilota danese Allan Simonsen è morto dopo i danni riportati dall'impatto con il guard-rail, dove la sua Aston Martin è rimasta quasi distrutta. Il pilota 34enne era partito dalla pole position della categoria GTE-Am.



La seconda tragedia è avvenuta al Nurburgring Nordschleife, nell'inferno verde. Qui è morto Wolf Silvester, per un improvviso attacco cardiaco mentre stava gareggiando nel VLN tedesco. Aveva 55 anni.



Due tragedie avvenute nello stesso giorno, ben diverse fra di loro, ma che io voglio ricordare. Mi stringo attorno alle loro famiglie. Riposate in pace, cari cavalieri del rischio.


venerdì 21 giugno 2013

Le rivolte in Brasile e il circuito del Jacarepagua

Come molti hanno potuto vedere attraverso i vari telegiornali nazionali, la situazione in Brasile è molto critica: ormai ci sono molte proteste e molte violente rivolte per tutto il paese sudamericano. Il motivo è molto semplice, ovvero che lo Stato brasiliano abbia speso, non dico tutti ma quasi, tutto il denaro che aveva per ospitare i Mondiali di calcio del prossimo anno, con la conseguente Confederations Cup di questi giorni, e le Olimpiadi del 2016. Io posso capire che lo sport unisca tutti, ma il Brasile ha speso tutti i suoi averi per costruire, demolire, rinnovare tutte le strutture per ospitare degli eventi che dureranno sì e no 2 mesi (messi tutti insieme ovviamente). Non è così che si guadagna e si cerca di risollevare l'economia di uno Stato, ma solo con impegno e con il lavoro, le industrie, i nuovi mercati. Non è che con milioni di turisti in più si guadagni qualcosa, anche perchè dopo di cosa se ne farà il Brasile di tutte quelle strutture? Perfino la Grecia è andata in debito con le Olimpiadi del 2004, e Montreal ha finito di pagare recentemente tutti i debiti delle Olimpiadi del 1976 (son passati ben 30 anni!).

Magari puntare sulla Formula 1, sugli eventi motoristici di rilievo, che danno continuità, sarebbe stata una cosa molto logica. E non parlo dal punto di vista di un appassionato. Un esempio è il circuito del Jacarepagua: è stato demolito per dar posto al villaggio olimpico. Puah, che vergogna. Un posto che verrà usato per circa un mese distrugge uno dei più bei circuiti del Brasile e del mondo. Quante gare, quanta storia, quanto spettacolo è avvenuto in quella magica pista! Poteva sembrare una pista piatta, noiosa, semplice, ma in realtà aveva il suo fascino. Macchine che sfrecciavano per tutto il circuito e sullo sfondo una marea di mongolfiere che si alzavano in volo in mezzo alle colline verdi; questa è la festa del Jacarepagua, del carnevale di Rio de Janeiro, la festa brasiliana per eccellenza!

Dopo la Formula 1 il circuito è caduto in declino. La CART era quasi riuscita a ridare il lustro al Jacarepagua, con il suo ovale dedicato ad Emerson Fittipaldi, ma anche lei non è riuscita a tenere per molto tempo. Comunque, porto rispetto per l'ovale, che comunque è piaciuto a molti piloti. Il Brasile deve svegliarsi! Ha perso il Jacarepagua, ha perso la sua rappresentanza in Formula 1, limitata al solo Felipe Massa (che non sta dando il giusto lustro al paese verde-oro). Perfino il GP del Brasile è a rischio, e mica voglio perdere dal calendario un altro magnifico circuito come Interlagos.

Capisco che il calcio e le Olimpiadi siano importanti, ma se tutto questo è fatto per risanare il paese beh... Lo state facendo nel modo sbagliato! Gli eventi motoristici non sono da buttare nel pattume, sono da riprendere in mano! Come mai l'Argentina, la vicina del Brasile, è piena di eventi motoristici? Perchè hanno capito che è la direzione giusta per risollevare il paese, con passione e con intelligenza. Non dico che le corse sono la salvezza, ma è un passo per rissolevarsi. E se aggiungiamo altri fattori, il passo diventa molti più passi e di conseguenza una strada per la salvezza.

Orsù, mi sono lamentato anche troppo. Addio Jacarepagua, io non ti dimentico.

giovedì 6 giugno 2013

Una critica verso Breaking Italy

Era da tanto tempo che volevo fare questo video e finalmente l'ho potuto fare.



Ho voluto condividere una critica verso Breaking Italy, un programma su YouTube creato da Shooter Hates You. La critica si rivolge soprattutto sul titolo, dove vengono evidenziate le notizie più stupide e questa cosa mi da molto fastidio.

Mi sono espresso molto male, come al solito d'altronde, ma spero non fraintendiate il mio messaggio.

mercoledì 5 giugno 2013

MyRacingCareer: il week-end di Calafat

Buono il week-end di Luca Basso a Calafat, 4° appuntamento della Formula 3 spagnola. L'italiano ha conquistato un ottimo 3° posto in qualifica, che faceva ben sperare per la gara-1 del giorno dopo. Purtroppo una brutta partenza lo ha relegato in 6^ posizione per la prima parte di gara. Alla fine sono arrivati 2 bei sorpassi ed è arrivato il 4° posto finale.

In gara-2 è andata peggio: dal 4° posto iniziale è finito, in pochi giri, all'8° posto. Al 12° giro è arrivata la Safety Car, rimasta in pista per 5 giri, e Basso non ha sfruttato il pit-stop. Forse ha fatto bene, anche perchè al 28° giro è rientrato ai box e non ha perso nessuna posizione. Dopo 54 giri è arrivato il 7° posto finale, che portano l'italiano al 9° posto in classifica, a pari merito con Daroz e da Silva.

Prossimo appuntamento a Monteblanco, un circuito molto tecnico.

MyGPTeam: il week-end di GTH Ring

Nel 2° Gran Premio stagionale della F4.15, corso al GTH Ring del Garlinth Ring, vittoria a sorpresa per Waldo Alzamendi. Il pilota dell'A_F1 ha preceduto Hakuta (Kenzo) per soli 9 secondi! Infatti il giapponese ha effettuato ben 4 pit-stop, una strategia inspiegabile visti i 55 giri di gara; invece per il pilota peruviano sono bastati 2 pit-stop, uno per un incoveniente tecnico. Comunque sia Azamendi ha meritato la vittoria, anche perchè è andato in testa a metà gara e ha controllato il vantaggio che aveva su Hakuta. Il giapponese ha quasi sempre avuto un ritardo non da poco dal peruviano, tra gli 8 e i 9 secondi. A podio anche l'altro pilota del Kenzo, Veverka, che porta punti importanti al Kenzo nel costruttori.

Per la Basso GP è stata una gara non proprio soddisfacente: nel finale Frìas poteva sopravanzare Arinbjarnarson, ma per un errore del messicano è svanita questa opportunità; per Pauk, invece, è stata fatale la partenza, che lo ha visto retrocedere in 7^ posizione. Alla fine sono arrivati dei punti pesanti per il costruttori, dove si consolida il 3° posto in classifica generale.

Male Kostadinovic, che finisce ultimo (12°) e fuori dai punti. Purtroppo è lui l'arma debole del Notorius, ma nemmeno la macchina convince molto.

Prossimo appuntamento è domenica al Gran Premio di Botown.